di Daniela Libanori
10 Agosto… la notte delle stelle cadenti…le cattoliche ‘lacrime di san lorenzo’…
Astronomicamente, sono detriti della lunga scia (decine di milioni di km) lasciata dal passaggio nel Sistema Solare interno della cometa Swift-Tuttle che la Terra attraversa ogni anno tra metà luglio e fine agosto.
Prendono il nome di perseidi, dalla costellazione di Perseo, per via della direzione radiante da cui sembrano provenire.
Perseo… la figura del giovane eroe che deve superare prove di coraggio e determinazione. Rito di passaggi simbolici, dalla gioventù alla maturità. Figlio della principessa Danae e del dio Zeus che “andò da lei in forma di pioggia dorata” e la fecondò. Perseo riceve diversi doni dagli Dei per le ‘battaglie’, fra cui uno scudo di metallo da Athena/Minerva e una spada, da Hermes/Mercurio, in grado di tagliare anche l’acciaio più duro.

Nella tradizione cristiana il 10 agosto è il giorno di San Lorenzo martire e le “stelle cadenti” sono interpretate come evocative dei carboni ardenti su cui il santo è stato arso vivo, o alle lacrime versate durante il suo martirio.
In Finlandia il 10 agosto è il giorno di Lauri, Laurin päivä, e sue sono le lacrime (le lacrime di Lauri) che segnano il cammino verso l’autunno. Le tre notti successive sono chiamate rautayöt (notti di ferro) perché la temperatura si abbassa. Nella Finlandia agraria era il giorno della tosatura , della semina, della raccolta dei primi frutti e dei riti di morte e rinascita.
In Grecia, e poi a Roma, era la notte del dio Priapo, la forza generatrie maschile, il cui seme fecondatore cadeva sulla dea Terra, la forza generatrice femminile, Lārentĭa o Laurentĭa, da cui Lorenzo..
In Persia Priapo si accosta al culto di Mitra, il “maestro dello spazio libero”.
In Egitto al culto di Osiride, figlio del dio-terra Geb e della dea-cielo Nut. Sposo della dea Iside, dio della resurrezione e dell’agricoltura, “signore di tutte le cose”, ”benefattore dell’umanità” .
10 Agosto…10/8.. 108, “Harshad”, “grande gioia” in sanscrito.
108, numero simbolo dell’unione di Siva e Shakti: la Creazione del Mondo.
108, l’interezza dell’esistenza [sezione aurea]…
Sciame di meteore… cristalli solidificati… acqua e Sali minerali… materie organiche fossilizzate… gas ionizzati… ozono e ossigeno arrivano dal Cielo a “concimare” la Terra…
E poi memorie di acqua ed energie cristalline… informazioni spirituali che giungono a noi…

A livello animico, spiegava Rudolf Steiner, il ferro siderale che portano le stelle cadenti sulla terra è un dono spirituale degli esseri divini:
‘In estate, il calore non produce soltanto maturazione nella natura; accade una combustione anche all’interno dell’uomo. Come nella terra si attua una “sulfurizzazione” delle sostanze tramite il calore, anche dentro all’uomo lo zolfo umano entra in combustione, brucia. Zolfo che brucia. Questo processo di calore interiore determina nell’uomo una maggiore possibilità di cadere preda delle passioni arimaniche. Ahrimane è infatti molto affine all’elemento zolfo.
Gli uomini possono essere, in estate, maggiormente tentati verso la materialità, la dissolutezza, la inessenzialità. La globalità delle correnti sulfuree che in estate si originano dalla combustione delle sostanze terrestri e da quelle umane, appaiono al chiaroveggente come un turbinio di correnti giallastre azzurrognole: esse, mischiate alle entità arimaniche possono esprimere un immaginazione simile a squame, a spire di un enorme drago, che volteggia nell’atmosfera terrestre. Un terribile mostro che insidia l’uomo.
Durante l’estate (di notte) si assiste alla visione della caduta di meteore, contenenti ferro siderale. In questo ferro spaziale dimora un antidoto potentissimo contro le influenze draghiformi arimaniche: si tratta di una forza ferrosa che gli essseri spirituali inviano sulla terra in sostegno agli uomini per combatterle.
Gli stormi di meteore che cadono sulla terra d’estate, sono una contro immagine di fenomeni che accadono dentro il sangue, dentro le vene dell’uomo. Nel medesimo periodo il sangue umano viene impregnato da particelle di ferro siderale, che corroborano, irrobustiscono la volontà umana nei confronti delle tentazioni arimaniche: milioni di sfavillanti meteore volteggiano nel sangue donando all’organismo l’energia per combattere ogni paura, ogni terrore, ogni forma degradante di odio.
Non a caso l’autunno è quel periodo in cui maggiormente si manifestano stati psichici ansiosi, esaurimenti nervosi, paure immotivate. Tutto ciò proviene dall’influenza arimanica, che incalza nell’anima umana. Quello che è visibile nel cielo d’estate accade e si continua anche nell’uomo: nel macrocosmo, le meteore sideree cadono sulla terra, nel microcosmo umano particelle ferrose si depositano dentro il sangue umano. La vita umana si riempie di corpuscoli, di ferrose stelle cadenti.
Siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatte le stelle, il cielo e il cosmo.
Margherita Hack
Occorre quindi crearsi questa immagine: un enorme drago giallo-azzurro mischiato alle correnti di zolfo attacca l’umanità; nell’uomo una corrente energetica scorre dalla testa verso l’organismo, verso il basso. Così come uno stormo di meteoriti dal cielo stellato piove sulla terra lanciato dal cosmo, così una cascata di corpuscoli ferrosi si riversano nell’uomo: dal suo capo al suo cuore e attraverso tramite la circolazione sanguigna vengono irrorati i suoi arti.
Volontà siderale dell’Arcangelo Michele, forza spirituale ferrosa micheliana stellare penetra nell’uomo come aiuto: forza di volontà che deve essere usata per agire, per riconciliarsi, per perdonare, per migliorarsi.
In virtù della luce dorata irradiante dal cuore del Dio (Michele) le meteoriti si fondono in una spada di ferro, che penetra nel corpo dell’antico serpente (drago) e lo distrugge.
‘Non siete mai soli o senza aiuto.
La forza che guida le stelle, guida anche voi.’Prabhat Ranjan Sarkar (Conosciuto anche con il nome spirituale di Shrii Shrii. 1921-1990)
La corrente ferrosa che irraggia verso il cuore deve simbolizzare il forgiarsi di una spada di volontà di Michele, che penetra nell’uomo: una spada che afferrata con la mano, potrà essere utilizzata per dominare il potente drago sulfureo arimanico.’*
Questa notte ci parla di unione, nutrimento, rinnovo della vita, forza, volontà. Alziamo gli occhi al Cielo con maturata consapevolezza e invece di chiedere, con cuore aperto, ringraziamo e accogliamo tutto ciò che di-nuovo già ci sta raggiungendo.
Perché le stelle non ‘cadono’, ci raggiungono, si offrono ma noi, portando doni come magi dal cielo, letteralmente.
RI-forgiamo la nostra spada di Luce, impugniamo il nostro scudo spirituale e con fiducia affrontiamo i nostri draghi…
Madre, accolgo in me il Tuo invito a spiritualizzare la materia e a materializzare lo spirito…rinnovo il mio sì alla vita…Grazie…
© Figlie della Madre )O(








