‘Donne che corrono coi lupi’ di Clarissa Pinkola Estés, è un saggio di psicologia ma per molte donne ha rappresentato e rappresenta un testo sacro, una guida spirituale, una fonte inesauribile di spunti di riflessione per indagare quesiti che migliaia di donne si sono poste e che nelle parole della Estés trovano una ispirazione luminosa, un punto di partenza per un viaggio che non ha fine, ma, come la natura femminile, si rivela a fasi cicliche, in modo più approfondito e rinnovato a ogni scesa nella propria psiche.
Ricerca infinita del proprio essere, di ciò che la nostra natura più profonda ci chiama a fare.
Le tematiche affrontate nel libro sono molte ma alcuni passi suggeriscono una presa di coscienza relativa all’importanza di scegliere con cura le persone con cui condividere il proprio percorso di vita.
“Una donna, – afferma la Estés – deve saper scegliere saggiamente amici e amanti… Un amico-amante che ti considera una creatura vivente, un essere in fiore che cresce, come l’albero dalla terra, o il ficus in casa, o le rose fuori in giardino… un amante e amici che ti guardino come un’entità autentica vivente che respira, umana, ma fatta anche di sottilissime, magiche cose…un amante e amici che sostengano la creatura che c’è in te… Ecco le persone da cercare. Per tutta la vita saranno amici della tua anima”.
La nostra anima ha bisogno di nutrimento spirituale, di fare esperienze che portino alla luce zone della psiche che senza la relazione rimarrebbero in ombra. E’ nella relazione profonda, nell’interagire con l’altro che possiamo riconoscerci come Anima Sé.
Il riconoscimento è decisivo perché “l’anima-Sé fiorisce se è riconosciuta, se è vista”.
Due luci essenziali nella vita di un individuo: riconoscimento e sostegno di ciò che si è nel profondo. Ecco perché la scelta delle persone con cui stringiamo legami cambia la qualità della nostra vita.
“Una scelta accurata degli amici, per non parlare dei maestri, è importante perché si possa restare consapevoli, intuitive, in possesso della luce ardente che vede e sa”.
Se siamo piene di talento e di creatività, se siamo capaci di dare amore ma accanto a noi non abbiamo le persone giuste che ci permettono di fiorire, allora è meglio allontanarsi e cercare altrove.
“Chiunque non sostenga la vostra arte, la vostra vita non merita il vostro tempo”.
E’ importante fare una selezione, separare quello che ha importanza da quello che invece non ci piace e noi siamo le uniche a poterlo decidere. Per ognuna è diverso ed è bello così. Il primo passo è dare priorità alla propria voce interiore. A volte la difficoltà è proprio quella di riuscire a capire cosa vogliamo davvero.
Clarissa Pinkola Estés ci mette sul giusto cammino, ossia l’autoconoscenza:
“Quando siamo collegate al Sé istintuale, all’anima del femminino che è naturale e selvaggia, invece di guardarci in giro per vedere quello che è per caso in mostra, diciamo a noi stesse: Di che cosa ho fame? Senza guardare quanto c’è all’esterno, ci avventuriamo all’interno e ci domandiamo: Che cosa desidero fortemente? A che cosa aspiro? Per che cosa mi struggo? Di solito la risposta arriva quasi subito. Credo di volere…sì, ecco che cosa voglio veramente. C’è sul tavolo? Forse sì, forse no. Nella maggior parte dei casi probabilmente non c’è …dovremo andare alla ricerca, per un po’ o per molto tempo. Ma alla fine, la troveremo e saremo contente di aver scandagliato i nostri desideri più profondi”.
E ancora: “Non buttate nel vuoto, tanto per riempirlo, le cose più facili o disponibili. Adottate la medicina giusta. La riconoscerete perché rende la vita più forte e non più debole”.
Ecco quindi la scelta che porta alla bellezza, alla qualità, alla vita artigianale, curata con amore. Quando troviamo il coraggio di intraprendere un cammino introspettivo ne deriva sempre forza, salute, sostegno per la nostra vita.
Scegliamo come compagni di viaggio le persone che amano la nostra anima e tutto ciò che la fa fiorire.
Articolo di Cristiana Zampa | thebeautyinwomen.com
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