Un giorno Madre Luna trovò Prima Donna alle cascate del macigno con Prima Orsa. Erano entrambe immerse nell’acqua impetuosa e insieme saltavano tra i massi, ringhiando e ridendo, cercando di catturare i salmoni mentre guizzavano controcorrente.
Alla fine, esausta e a mani vuote, Prima Donna si sedette al limitare dell’acqua. I suoi lunghi capelli erano zuppi d’acqua e i suoi vestiti bagnati rimanevano appiccicati al corpo. Si mise a ridere quando Prima Orsa prese un enorme salmone tra le zampe e portò a riva il pesce dalle lucenti squame rosa e argento.
Quando Prima Donna alzò lo sguardo, vide Madre Luna seduta su un tronco caduto, intenta a intrecciare una rete con i giunchi che crescevano lungo la riva del fiume. Madre Luna sorrise.
“Hai preso qualcosa?” chiese.
“No,” disse Prima Donna tristemente, guardandosi i vestiti fradici.
“Perché stavi cercando di pescare come Prima Orsa?” chiese Madre Luna.
“Beh,” disse Prima Donna lentamente, facendo una pausa e riflettendo sulla domanda. “Perché lei sa come pescare!” esclamò.
Madre Luna indicò il basso ventre di Prima Donna.
“Che cosa ti ho dato?” chiese.
Prima Donna avvertì la presenza della propria Coppa del Grembo nel suo basso ventre e si ricordò delle stelle, delle stagioni, della luna e dell’energia creativa che giaceva al suo interno.
“Sì!” disse Madre Luna. “Hai i tuoi poteri creativi. Perciò usali! Sii ciò che sei, non cercare di essere come Prima Orsa.
“Impara dall’esperienza di Prima Orsa e poi crea qualcosa di nuovo che possa offrire dei benefici a entrambe.”
Madre Luna sostenne la rete e insieme Madre Luna e Prima Donna finirono di intrecciarla.
Quando ebbero finito, Prima Donna si soffermò a pensare al ruscello e poi chiese a Prima Orsa di guidare il salmone verso la riva dove lei sedeva con la sua rete.
Quella sera il Clan dell’Orsa fece un’abbondante cena sotto le stelle e Prima Donna dormì profondamente, con la pancia piena e un sorriso soddisfatto sul viso.
di Miranda Gray
