Un guerriero dell’antico Giappone, un possente samurai, decise di approfondire la propria formazione spirituale. Si recò dal maestro zen Hakuin, un celebre monaco buddista che viveva da eremita sulle montagne.
Quando l’ebbe trovato gli chiese: “Insegnami cosa sono il paradiso e l’inferno!”
Il vecchio monaco alzò lentamente lo sguardo verso il samurai esaminandolo da capo a piedi.
“Insegnare qualcosa a te” – ridacchiò – “Devi essere molto stupido se pensi che io possa insegnare qualcosa ad uno come te. Ma guardati: hai la barba lunga e puzzi, sembri un mendicante!”
Sentendo quelle parole, il samurai si infuriò e divenne rosso dalla collera, sguainò la spada per tagliere la testa al monaco insolente. Ma il maestro Hakuin rimase tranquillo a guardarlo e con pacatezza disse: “Quello che stai vivendo in questo momento è l’inferno!”.
Il samurai, imbarazzato, ripose la spada nel fodero. Comprese che il maestro aveva appena rischiato la vita per insegnargli qualcosa. Allora gli occhi si riempirono di lacrime ed egli si inchinò scusandosi.
Il maestro lo guardò e gli disse: “Quello che stai provando ora è il paradiso!”.
(storia zen tratta libro “Il segreto di Dio” di Ruedigers Schache)
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Ad ogni persona viene consegnata la chiave del Paradiso. Ciò che molti dimenticano è che quella stessa chiave apre la porta dell’inferno.
La chiave è la Mente.

Paradiso e Inferno sono stati emotivi costruiti dalla mente. Non sono mai le situazioni esterne a catapultarci all’inferno, ma la nostra reazione mentale ad esse. Per questo è importante non lasciare che la mente guidi indisturbata portando in giro a piacimento la nostra vita… Ci vuole un gps che ci indichi dove siamo, e lo è la nostra attenzione al traffico dei pensieri…
Ogni tanto nell’arco della giornata, fermati due minuti e chiediti:
Cosa sto provando in questo momento? Dove si trova la mia mente?…
E se ti accorgi che non è in paradiso, fagli fare una bella inversione a U e guidala lì, con pensieri di gratitudine…
Figlie della Madre )O(