di Monica Grado
“Desiderare”, in italiano, è un atto bellissimo, viene dalla parola sidera, “stelle”, e significa letteralmente: accorgersi che nel tuo cuore c’è qualcosa di più di quel che, per ora, le stelle stanno concedendo all’umanità.
– IGOR SIBALDI
Permettiti di desiderare tutto ciò che hai nel cuore. La vita è talmente imprevedibile che può condurti proprio lì, dove i tuoi sogni si stanno appoggiando.
Non smettere mai di sperare in qualcosa semplicemente, perché qualcuno ti ha detto che non è possibile o che non si può fare.
Ci hanno insegnato a vivere nella privazione, nella rinuncia, nelle basse aspettative per non essere delusi.
Ci hanno insegnato che bisogna a faticare per guadagnarsi le cose, che bisogna conquistarle a fatica; che dopo il riso viene sempre il pianto e che non devi sperare in qualcosa di più di ciò che hai, ma devi accontentarti.
Queste credenze sono impresse in noi e continuano silenziosamente a condizionare le nostre esistenze di uomini e donne adulti e apparentemente liberi.
Non osiamo chiedere per paura di veder deluse le nostre aspettative, non pensiamo di meritarci nulla si piùùù di ciò che guadagnamo attraverso il sudore delle nostre fronti.
Dobbiamo invece desiderare e credere che possiamo avere ciò che abbiamo nel cuore.
Siamo esseri di luce: in noi vi è l’intero universo. Noi siamo l’universo intero e non ci sono limiti al potere del nostro cuore.
Certo, non possiamo sapere ciò che la vita ha in serbo per noi. Abbiamo deciso tutto prima di nascere, ma ce lo siamo dimenticati e ora possiamo solo affidarci con fiducia.
I nostri desideri, magari, prenderanno un’altra forma, ma sarà la cosa migliore per noi.
Facciamo un esempio: se una donna adulta – mettiamo sui quaranta – cinque anni – desidera con tutta se stessa un figlio, non deve smettere di crederci perché tutti le dicono che è impossibile, che ormai non ha l’età.
Magari quel desiderio di maternità non si realizzerà con la nascita di un figlio, ma troverà manifestazione in un progetto di lavoro o di vita in cui quella donna si sentirà realizzata.
La vita ha avverato il desiderio che la donna aveva nel cuore e l’ha condotta lì, dove la sua anima era destinata.
Smettiamola di costringerci in vite infelici e insoddisfacenti. Iniziamo a credere che siamo artefici della nostra esistenza e che possiamo ottenere ciò che vogliamo.
Dobbiamo avere il coraggio di uscire da situazioni che ci imprigionano in stati d’animo negativi e cambiar direzione.
Abbiamo paura di cambiare, perché non sappiamo cosa ci aspetta al di là del conosciuto. Iniziamo a credere che ciò che ci aspetta possa essere anche qualcosa di straordinariamente meglio per noi.
Non avere paura di desiderare: se ciò che vuoi viene dal cuore, puoi ottenerlo senza fatica. Non esistono limiti, se chiedi con sincerità, se credi che quella cosa te la meriti e ti spetta.
La gioia è alla portata di tutti e ciascuno di noi può bere e rifocillarsi alla fonte. La gioia è uno stato presente in ognuno di noi che aspetta solo di essere risvegliato.
Questa fonte zampillante si attiva nel momento in cui stai nel flusso della tua vita e ti lasci trasportare dalla corrente. In quell’attimo tutto si fa chiaro. Il cuore è in coerenza con il tutto che ti circonda.
Tu ti senti parte di quel tutto. Tu sei il tutto. Nulla ti è precluso.
In quei momenti diventi foglia e farfalla, diventi il sole che scalda la pelle egli astri del cielo. Diventi la luna e ogni nuvola, diventi acqua e terra. Pioggia e vento.
In quei momenti non c’è separazione. C’è un forte senso di unione e comprendi che ciò che vuoi, è già lì, è in te. Sei tu.
Non esiste distanza tra le cose, ma solo unione.
In quei particolari momenti comprendi che non hai bisogno realmente di nulla, che hai tutto ciò che ti serve: te stesso/a.
Quando comprendi di aver riposto la tua felicità in cose o persone esterne a te, piuttosto che in te stessa, sarai finalmente libero/a e pieno/a. Sarai un uomo, una donna, che ha tutto quello di cui necessita.
Ritrova te stesso/a e avrai tutto quello che desideri.
[tratto dal libro Amore Quantico]