di Roberta Balio
Ho chiuso il cuore, secoli fa.
O forse si è chiuso da solo, nascosto dalle e nelle parole dure, negli angoli dei sogni infranti, degli amori respinti, nelle incomprensioni, nei soffocamenti.
Chiuso dalla paura, dal rifiuto, dalla incapacità di dire le sue parole.
Analfabeta, timoroso di essere rifiutato, chiuso dalle coltellate della cecità altrui.
L’ho chiuso, si è chiuso, non so più. Mi hanno detto di dover fare così. Chi? Chi ha detto che ero sciocca ad amare, che ero sciocca a sperare, che la realtà della vita era bene altro, che voler bene era altro da quello che io cercavo di essere e fare. Chi mi ha derisa per una commozione piccola, chi mi ha fatta sentire inadeguata per ogni commozione e sentimento che nasceva in me, ogni sogno, desiderio.
Ti ho chiuso, a volte all’amore, alla bellezza, alla luce, alla tenerezza. E all’Amore vero prima di tutto.
Ora sei qua con me, come sempre.
Ora in questo mio percorso di rinascita mi ritrovo con te, caro cuore mio.
Ho cercato di stritolarti, di farti entrare dove tu non avresti mai voluto, di blindarti e di far sì che tu fossi come non sei. In fondo non vorrei tu fossi così.
Ti vorrei diverso, come quello di quelli che vincono sempre, che sorridono e ridono, sicuri e fieri. Di quelli che sanno come si fa, a farsi amare, ad essere vincenti, di quelli e quelle che vivono con il cuore aperto ( figuriamoci con il chakra aperto che roba sarà…).
Io te ti ho chiuso, secoli fa. Altro non sapevo fare.
Devo pure aver buttato via la chiave, perché ora ti ritrovo tra le mie mani un po’ freddo e piangente. Vorrei poter fare di te qualcosa, ma non so da che parte prenderti.
Conosco solo questa strada, questo copione folle. Volerti chiudere, per non sentire più il dolore, per non vedere più la via cieca e buia.
Una voce in me vorrebbe che tu fossi aperto per ricevere luce, gioia e amore…ma come si fa?
Me lo puoi dire tu, cuore mio, come si fa?
Amare, vivere, soffrire, gioire…so che è una danza, ma io non lo so cuore mio veramente come si fa.
Contrazione ed espansione…
Secoli di misconoscimenti, rifiuti, frasi “non è vero, non va bene che tu provi questo, i tuoi sentimenti non sono adatti” ti hanno smussato e cercato di farti entrare nello stretto del mondo che hai conosciuto. Quelle catene di cuori infranti e cuori freddi che hai cercato di spezzare. Catene di uomini e donne prima di te. Che tu hai respirato e annusato. Secoli di doverismi, razionalità, freddezze, patriarcati, gelidi giudizi. Secoli di relazioni soffocanti, mortifere, che ti hanno tolto aria, voluto possedere, ingabbiare, spegnere.
Come possiamo credere che potrebbe essere diverso?
Che cosa vorresti tu cuore mio?
Ti prendo tra le mani, che cosa possiamo fare insieme io e te?
Di che cosa avresti bisogno tu?
Che cosa scegliere perché tu non muoia lentamente spento dai copioni che abbiamo costruito insieme, quei copioni di non amore e di nascondimento? Quei copioni che ci hanno condannato a questo nascondimento? quei copioni di non è possibile, a me non capiterà mai, mai sarò vista, amata…perchè io…
So che hai paura, so che sei terrorizzato.
So che vorresti tanto l’imprevisto, il miracolo, l’apertura del cuore, la gioia vera, la luce… ti conosco bene…
Ma non è facile, lo sappiamo io e te, quando nel buio ci guardiamo uno di fronte all’altro, sappiamo, conosciamo la nostra storia noi due.
So che tante volte ti ho trattato male e so che i tuoi tempi non sono i miei.
Tu hai bisogno di essere visto, per primo da me, tenuto con cura tra le mani, accarezzato piano piano, non forzato. So che vuoi aria fresca e libertà, so che vuoi poterti librare con entusiasmo ed essere accolto, visto, voluto, vissuto. Perché riaprirsi o aprirsi per la prima volta è come aprire gli occhi dopo tanto buio, respirare dopo tanta vita in apnea. Può far male.
Va bene, faremo con calma, solo se tu vorrai. Intanto io inizierò a guardarti, ogni tanto, con tutto l’amore di cui sono capace. Con silenziosa cura…piano piano, con quel sacro ascolto che riservo al divino che è in me.
Iniziamo insieme allora, la nostra segreta e sacra via del cuore è appena iniziata.
Fonte: Naturagiusta| Roberta Balio Coach