di Erica Zerbin
Tra la maestosità delle montagne più alte sferzate dai venti del nord, nei laghi ghiacciati tra corone di conifere centenarie, là dove nascono i fiumi che sgorgano come rivoli tra le rocce antiche, all’inizio di sorgenti secolari, nel silenzio del riposo invernale quando la Madre si copre con il manto bianco della brina e della neve, là, potrai sentire l’incessante lavoro della Cailleach.
Lei non dimora tra gli Dèi, lei non banchetta alla loro tavola, ma lei è l’antenata e a lei devono l’esistenza. Si narra che la gigantessa creò le Highland scozzesi facendo cadere le enormi pietre che trasportava nel suo grembiule e tra i flutti dei suoi laghi fatati si può sentire il crepitio del suo lavoro incessante.
La Cailleach, o Cally Berry, così chiamata è la Vecchia dall’aspetto spaventoso (la Strega, la Befana…), la Giovane, il Cervo, le grandi Pietre antiche e l’Airone, può assumere tutte queste forme, controllare le forze climatiche e far scendere la pioggia oppure la neve, creare fulmini e far echeggiare i tuoni.
Per tutto l’inverno Lei crea, dispone le rocce nei ruscelli, copre di ghiaccio le superfici per proteggere i semi nel suo utero di terra.
Tiene al caldo il cuore degli alberi irrobustendo la loro corteccia e coprendoli di muschio.
Protegge i cervi dai cacciatori e viaggia nel mondo insieme agli aironi.
Si assicura che l’intero creato dorma il sonno nel sogno, affinché nessuna creatura smetta di immaginare la sua rinascita: il seme la sua forma d’albero, gli animali il loro risveglio e per le persone un nuovo pensiero, un cambio di programma e un sorriso che sia sincero.
Per poi a Beltane, il primo di ogni maggio, diventare pietra o fanciulla, non si conosce la verità della sua forma.
Ciò che si sa per certo è che lei è la Dea Oscura, la dea degli antichi guerrieri e guerriere che vedevano nel crepuscolo il nuovo giorno.
Donne e uomini che non temevano la loro ombra, perché conoscevano la ricchezza che si nasconde nel buio, che non va illuminato, non sia mai fatto tale orrendo peccato, perché è nel buio che la mappa delle stelle narra le tue virtù e la luce lunare nutre la memoria ancestrale di chi sei Tu.
Or dunque, nel primo di Maggio, quando Cally Berry va a dormire, metti una pietra sul tuo davanzale e donale un desiderio da esaudire.
Felice Beltane )O(
Fonte: Naturagiusta
Enrica Zerbin Blog
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Architetture a tumulo e riti arcaici della Madre Terra
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2 pensieri su “Nel primo di ogni Maggio…”