Alle Origini, Sciamanesimo, Solstizi

Il segreto sciamanico del Natale

L’ importanza delle ”favole di potere” e un rituale per viverlo con una nuova consapevolezza..

di Selene Calloni Williams

Nel solstizio d’inverno il sole raggiunge il punto più basso del percorso sotto l’equatore celeste e, subito dopo il momento del solstizio, per circa tre giorni, è come se rimanesse apparentemente immobile: sembra che tutto resti sospeso fino a che, la mattina del 25 Dicembre, il sole pare riprendere il proprio viaggio nel cielo.
Questo momento, che può essere visto come una nuova nascita, è associato al Natale.

Lo sciamano siberiano vestiva di rosso per celebrare il rituale del viaggio sciamanico che avveniva mediante l’ingestione dei funghi rossi.
L’amanita muscaria, è un fungo molto velenoso, può essere mortale, i suoi effetti possono essere definiti allucinogeni, ma per lo sciamano, che la consuma con il favore degli spiriti e la guida di un maestro interiore (l’Ongon), esso è il veicolo di un viaggio nel mondo infero e nel mondo dei cieli, durante il quale è possibile dialogare con gli spiriti della natura, con gli avi della tribù, con l’anima del mondo e con gli dèi.

Ciò è assolutamente proibito a tutti gli altri. Di ritorno dalla sua meravigliosa avventura, lo sciamano riuniva i membri della tribù intorno al fuoco e raccontava loro dei suoi viaggi. Questi racconti sono “favole di potere”, come ancora oggi li chiamano gli sciamani siberiani dell’Altai, cioè racconti che portano in sé chiavi di attivazione capaci di risvegliare energie e visioni in chi le ascolta. Lo sciamano è il portavoce degli spiriti della natura, egli è inscindibilmente unito al dio Saman e alla dea Samaya (“colui/colei la cui voce bisbiglia nel vento”).

Lo sciamano è un sacerdote animista che sa rappresentare ad ogni individuo i suoi aspetti più profondi e potenti. La nascita del bambino divino è il simbolo del risveglio dei poteri spirituali in ogni essere umano. Il rituale del Natale è il momento attraverso cui il sacerdote, dopo aver scacciato le ombre, le paure, a mezzo del rito di purificazione con l’incenso e con la benedizione, aiuta ogni individuo a vedere le proprie doti, a prendere contatto con i propri talenti, che sono i doni portati dal Natale.

Tutto ciò lo sciamano, che è un cantastorie-guaritore, lo fa ancora oggi, attraverso le “favole di potere”.

Vi è stato un tempo in cui le favole di potere vivevano tra la gente alla luce del sole e tutti ne potevano beneficiare. In quel tempo, quando una donna era incinta, si raccontavano favole al nascituro perché potesse divenire un grande uomo. Le favole di potere accompagnavano l’esistenza di ogni individuo dal momento del suo concepimento al suo trapasso e anche oltre. Le favole non conoscono separazione tra morte e vita. Così, quando lo sciamano, capo villaggio, suonava il suo tamburo per radunare la tribù ed evocare gli avi, morti e vivi si ritrovavano insieme ad ascoltare favole. La forza di ogni clan, di ogni tribù, di ogni gruppo e di ogni singolo uomo dipendeva dalla potenza delle storie che udiva. Certe storie ci pongono di fronte a vari archetipi che sono le matrici della nostra esperienza umana, ci parlano dell’origine delle cose, di quando un comportamento o un evento è venuto in essere per la prima volta, in illo tempore, dunque, ci consentono di avere potere sugli eventi, sui comportamenti e sulle cose.

Natale: un rituale per viverlo nella pienezza del risveglio

Quando mi riunisco agli sciamani siberiani che abitano le yurte nelle steppe immense, mi sento di essere alla sorgente di un’autentica conoscenza rivelata, che è un’enorme ricchezza dalla quale ogni volta posso attingere a piene mani. Alla steppa e ai suoi sciamani io devo molto.

Mi hanno insegnato i segreti della cantastorie-guaritrice e mi hanno consegnato delle favole di potere. Grazie a ciò ho prodotto due libri accolti con grande entusiasmo dal pubblico: Il Profumo della Luna e Discorso alla Luna.Il Profumo della Luna e Discorso alla Luna.

I racconti in essi contenuti insegnano a compiere il viaggio oltre la grande soglia e a fare ritorno, permettendo di sciogliere gradatamente ma inesorabilmente la paura inconscia che è la base del condizionamento, e di procedere verso un nuovo mondo e un nuovo modo di essere umani. La forza del risveglio si attiva quando l’individuo riesce ad accendere, a dar vita, alla scintilla divina che è nel suo corpo, nella sua mente e nella natura.

Questo si esercita attraverso un cammino che è un ritorno a un tempo delle origini, quando tutto era rivelato e l’uomo ancora non aveva rotto l’equilibrio universale. Per tutti coloro che aspirano a questo grande ritorno il Natale può essere un momento estremamente importante, ma va vissuto nel suo originario significato di rituale per il risveglio.

Quest’anno a Natale regala alle persone che ami possibilità per attivare potenziali e talenti, sostienile nelle loro scelte più creative e aiutale a essere se stesse, amandole per ciò che sono, liberandoti dai modelli sociali comuni, celebrando la tua unicità e quella di chi ti circonda.

Prendi dei cartoncini rossi da regalare, tanti quanti sono le persone care a cui vuoi fare il dono. Su ogni cartoncino scrivi una frase che celebri l’unicità e la diversità della persona a cui è destinato, poi piega il cartoncino e scrivi il nome della persona in modo che sia ben visibile.

Quindi appendi i cartoncini rossi all’albero. Non dimenticare che i doni sono portati da uno sciamano vestito di rosso che viaggia a bordo di una slitta trainata da renne. Vale a dire che il dono vero comporta la trasmissione di un viaggio a mezzo di uno spirito animale.

Sull’altro lato del cartoncino rosso puoi scrivere questo augurio sciamanico: ”Possa la forza del tuo spirito animale portarti tanto lontano quanto lontano riescono ad arrivare le tue visioni e ricondurti a casa salvo. Possa il tuo spirito guida vegliare su di te e sulla missione per la quale la tua anima è venuta, possa la rete dei cacciatori mai esserti nemica. Possa la tua luce risplendere nel glorioso giorno del sole nascente chiamato Natale per molti e molti nuovi cicli a venire”.

Ti aspetto sempre nel mio cuore dov’è la nostra casa.

Fonte: Vivi Consapevole




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