Energie Creatrici, Spazi Sacri

La bellezza della scelta e della responsabilità

‘…maestri di vita, ne puoi incontrare ogni giorno e in ogni luogo quando da ogni cosa o persona cerchi di imparare qualcosa. Illuminata è meglio sia la nostra coscienza quando guarda e riflette le cose e le persone, più che le cose e le persone che sono fuori da noi. Se la luce non è minimamente accesa all’interno non v’è sole che possa dissipare la nostra notte interiore. V’è chi ha passato tutta la vita con grandi maestri spirituali ottenendo poco o nulla. V’è chi li ha ascoltati o letti un giorno soltanto e ha cambiato totalmente la sua vita. V’è chi si è raccolto solo sotto un albero in meditazione e a trovato la sua risposta.

La fiamma brucia, ma se tu non ti getti nel suo fuoco il suo calore risulta vano, e sfortunatamente non v’è fiamma che ci possa rincorrere.

La scelta di assimilare un insegnamento e di praticarlo costantemente è unicamente nostra. In questo sta la grandezza, ma anche la condanna, della libertà individuale: la bellezza di poter essere artefici della nostra crescita e felicità, la condanna di poter essere all’infinito i responsabili della nostra sofferenza. Nessuno può imporci un cambiamento che non vogliamo, questo è un fatto! Ecco allora che tutte quelle storie di fantasmagorici maestri che solo con uno sguardo cambiano la vita di chiunque incontrano per me sono nel migliore di casi miti, il più delle volte fiabe che si racconta chi non vuole fare alcuna fatica.

Lo sguardo di un uomo ha la risonanza che gli permette l’occhio che incontra, ed in questo è coinvolta una parte di volontà e una parte di destino. La volontà avvicina il destino, il destino potenzialmente forgia la volontà. Quando un uomo è assetato di libertà e verità, il luogo e il momento giusto arrivano di certo, magari nella forma di una formichina che trasporta una briciola di pane nel sole del mattino, così piccola e forte, così semplice ed esposta alla morte, come noi, come la vita.

[…] Se spiritualità significa risveglio, cioè comprensione e rimozione dei propri condizionamenti, vivere spiritualmente è una faccenda che riguarda la nostra attitudine giornaliera, la nostra intenzione sempre riaffermata di riflettere, sentire e comprendere noi, l’altro e la vita sempre, implacabilmente.

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Questa attitudine può essere rafforzata da certi incontri, letture, eventi o gruppi di lavoro o cerchi, ma il suo nucleo è proprietà e responsabilità nostra. Come sapere se un gruppo è adatto a noi, se un individuo può essere, per noi, un buon maestro, se un libro ci sta veramente dando buone indicazioni o ci sta solo fuorviando? Questa spesso è la domanda che ci facciamo. La mia risposta è: là dove il tuo cuore si sente sempre più leggero e libero è la tua casa, la tua persona, la tua via.

Questo non significa che a volte certe persone, situazioni o gruppi non ti possano far piangere lacrime amare o sentire profondi dolori. Una madre mentre dà alla luce un figlio grida di dolore, ma il suo cuore, piangente di gioia, non patisce pena alcuna. Nei dolori e nelle sofferenze utili al nostro cambiamento, se stiamo un po’ attenti, percepiremo un sotterraneo sentimento di necessità e serenità. Nel dolore inutile e reiterante percepiremo un senso di stupidità. Questa differenza va sempre tenuta in considerazione.’

di Pierluigi Peruffo | Fonte


Il Giudizio della Donna
Ovvero di cosa una Sacerdotessa dell’antica religione della Grande Madre potrebbe pensare dei tempi attuali e dei consigli che potrebbe dare alle donne che desiderassero ascoltarla

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