“Non ti azzardare ad insegnare a mia figlia ad avere paura del bosco.
In questo modo è stato creato il timore della ricerca interiore.
Non voglio che mia figlia limiti il suo viaggio a luoghi aperti, luminosi, luoghi che sono facili da toccare e vedere.
Perché ho imparato che a volte la verità di ciò che siamo sta nella ombre e in luoghi umidi in cui i funghi crescono e le piante crescono lateralmente e verso il basso e in nuovi modi, a casaccio alla ricerca di sole.
Il mio viaggio mi ha insegnato questo, che le donne entrano in questo mondo con una foresta – antica, frastagliata e saggia – una foresta annidata dentro la loro anima.
Così sì puoi provare a spaventare mia figlia perchè rimanga fuori dalla foresta, ma ho l’intenzione di raccontarle la sua capacità di mettere radici e di rispettare le radici degli altri. Che queste sono le vene, il suo collegamento all’ amore, al Divino, le radici dietro a se stessa.
Ho intenzione di insegnarle che le sue radici del cuore la ancorano, che il verde è il colore dell’amore.
Mia figlia saprà che le cose possono nascere e crescere selvagge dentro la sua anima-foresta: idee, pensieri, segreti, intuizioni, ma che esse possono morire in inverno, quando sono state rese libere e hanno avuto il loro tempo al sole.
Lei capirà che l’anima-foresta ha molti sentieri ombreggiati su cui la luce può scintillare e giocare brutti scherzi, ma che fare l’esperienza di andare nella direzione sbagliata una volta ogni tanto non è che un breve momento una volta che si è avviati sulla strada giusta.
Lei si renderà conto che la luna la condurrà sempre a casa.
Io insegnerò a mia figlia che la sua anima-foresta è lì per lei, per ritirarcisi, così che lei possa trovare la vera abbondanza, il vero nutrimento e la vera pace, che contiene il mistero per il senso della vita.
Le ombre sono lì per rendere ancora più emozionante il viaggio per scoprire il mistero.
Se mai arriverà un momento in cui mia figlia si sentirà abbattuta, io le farò vedere che nell’anima-foresta c’è sempre vita brulicante sotto la superficie. Come una civetta che insegue un topo al chiaro di luna, una parte di lei da qualche parte è sempre sveglia e vivace pacificamente nel silenzio; all’erta, che osserva, in attesa.
Quindi, non ti azzardare a insegnare a mia figlia a temere la foresta.
Sai quelle storie che parlano del lupo nel bosco? Io insegnerò a mia figlia che lei è il lupo – libera, primordiale, e collegata alla luna.
E sai quelle streghe malvagie in casupole storte nascoste dietro querce scure? Farò in modo che mia figlia sappia che lei è la strega. Lei è la donna saggia che vive nella sua stessa anima-foresta. Le dirò che la strega è la vegliarda, la sua antenata, la sua saggezza, la luna nera in tutta la sua gloria.
Non vi è alcun mistero oscuro che può spaventare mia figlia perché ho intenzione di insegnarle che lei è al centro di quel mistero, che il suo potere divino femminile è il più grande mistero per tutti coloro che non lo comprendono.
Quindi non ti azzardare ad insegnare alle nostre figlie a temere il bosco.
Non piu.”
di TY Chambers | Fonte