di Marius Depréde (prima parte)
Come non pubblicare questa meravigliosa pagina ed in prossimità del 31 Ottobre, qualcuno penserà che sto anticipando i tempi, ma non è così.
Proprio Delfina Croce (vera masca piemontese del 1800) in questa pagina descrive attentamente la raccolta del materiale occorrente nel giorno preciso (ad Ottobre il giorno di Luna Piena, prima del 31… quest’anno il 24).
Notte del Velo… Per Velo intendiamo il passaggio che si assottiglia proprio nella notte del 31 Ottobre e questo gli antichi lo sapevano bene.
Ecco cosa scrive sul diario Delfina…
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Primo giorno del mese di ottobre nel giorno di Giove, 1885
Tornano alla mente ricordi e lezioni chiare della mia cara nonna, narrava di un incanto assai potente e che si adopera dal momento in cui si sente che l’anima nostra sia pronta.
Lacerante è il pensiero di non poterla rivedere o nel limite di udire la sua voce anche se le nostre anime sono legate da un filo argentato, da cuore a cuore.
La notte del trentunesimo giorno di ottobre secondo la credenza si può scorgere dal velo che separa i due mondi e non solo i nostri cari ma anche noi stessi in vite che furono.
Ma pria dobbiamo preparare il necessario per poter operare:
enumero:
1. recipiente di terra cotta
2. 10 parti (rametti) di alloro
3. 5 foglie di alloro
4. 10 parti (rametti) di betulla
5. 5 foglie di betulla
6. 10 parti (rametti) di salice piangente
7. 5 foglie di salice piangente
8. 10 parti (rametti) di sambuco
9. 5 foglie di sambuco
10. sale
11. acqua di fonte
12. specchio
13. cenere di quercia (da preparar in nera luna (luna nuova))
14.ramo di sambuco a punta a modi penna
15.panno nero
Molto rapido bisogna esser per codesto incanto poichè la preparazione in un notte sola e a luna compita (piena) dovrà esser fatta.
Proprio ad ottobre pria del trentunesimo giorno e dunque pria della notta magica, attendi che sia luna compita (piena) recati a prelevar acqua di fonte nel recipiente che hai preparato e di queste parole:
Luna risplendi ora in quest’acqua pura!! tre volte raccogli e tre volte recita;
a seguir della raccolta partendo dalla lista sopra parti a coglier l’alloro dalla parte (rametto) alla foglia, per finir al sambuco.
Per ogni raccolta il canto di e il canto ascolta:
Alloro: Alloro ti colgo dal ramo alla foglia per benedir il giorno in cui il velo si sfoglia!!!
Betulla: Betulla ti colgo dal ramo alla foglia per benedir il giorno in cui il velo si sfoglia!!!
Salice: Salice ti colgo dal ramo alla foglia per benedir il giorno in cui il velo si sfoglia!!!
Sambuco: Sambuco ti colgo dal ramo alla foglia per benedir il giorno in cui il velo si sfoglia!!!
Raccolte le parti e le foglie lasciatele alla luna stese sulla terra ma in un sol fascio, un po di sale ora versa sopra ma non tutto e un po di acqua ma non tutta poggia la mano sule parti e le foglie e il braccio a mano aperta verso la luna e guardando lei in pieno volto di:
Luna sacra Luna maestra benedici queste parti e che la tua luce nel giorno del nero velo mi mostri la via giusta!!!
Ora raccolti nel panno nero lasciale li fin al giorno del velo.
Ora prendi l’acqua e la cenere di quercia mostra ambe due alla Luna e di questo.
Acqua e Cenere io ti mostro e con la tua luce fa che l’inchiostro sia nero pece!!!
Mischia ora in modo che rimanga denso chiudilo bene e custodiscilo finche non sarà maturo il tempo.
Or che questo è fatto se non si possiede la bacchetta bisogna crear la Penna di Luna, dunque ora trovar dovrai un legno di sambuco che dovrà divenir penna di luna, non fresco ma secco e in terra al chiar di luna dovrai trovar , non più lungo di una spanna e la punta non tagliata ma consumata su pietra bagnata (strofinare il legno su di una pietra dopo averla bagnata con acqua di luna quella avanzata dall’inchiostro).
Mentre sfreghi di queste parole e che ti escano dal cuore:
Sambuco! Tu che sei il simbolo immortale fa che questa parte di te sia penna di luna e delle parole non possan essern cancellata alcuna! Da dire finche punta è fatta.
Ora lo specchio prendi ma non mostrarlo alla luna alzandolo lascia che la luce sia nella parte oscura (parte posteriore dello specchio) e di queste parole:
Luna che le porte apri ai mondi sconosciuti, illumina la parte oscura di questo codesto specchio, illumina la strada che vedrò attraverso per cancellare il mio riflesso!! (tre volte) mentre lo dici non guardar te nello specchio ma la luna.
Or che tutto e pronto devi solo aspettare che la luna sia al tramonto, il trentunesimo giorno è vicino conserva tutto che nessuno lo scorga.
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E questa è la prima parte dell’incanto cioè la preparazione del tutto, la seconda parte a giorni…

