”Si chiama Mnemosine, e parla di una memoria perduta: la memoria dei cicli della Natura, della sacralità della figura femminile, e di molte altre cose che abbiamo smarrito, e che in questo momento storico di grande confusione diventa necessario ritrovare”, così introduce il suo libro Annalisa Russo, scrittrice, pittrice, mamma e fondatrice di ArteSera.
”La prima parte del libro è un racconto d’iniziazione, che contiene i topos del mito, della fiaba, delle prove da superare; la seconda parte è un pamphlet, un misterioso manoscritto che parla di una bussola, di un antico alfabeto e di 22 oracoli che sono altrettanti aspetti della natura umana. Sono 22 insegnamenti, e insieme 22 carte da giocare e giocarsi per conoscere se stessi.”
Mnemosine è la storia di un viaggio d’iniziazione compiuto da una donna nel parco di Villa Borghese a Roma. Un viaggio che la protagonista intraprende nella più totale inconsapevolezza, incontrando una donna enigmatica con cui inizia a passeggiare.
Vanno per templi e fontane, attraversando lo spazio e il tempo; scivolando lentamente dal mondo di sopra a quello di sotto, dove la protagonista si ritrova improvvisamente sola, e avvolta da un’oscurità impenetrabile.
Qui, sprofondata nel regno dell’irrazionale, perderà ogni riferimento e ogni certezza, trovandosi in un gioco di cui non conosce le regole; in cerca di una via d’uscita, dovrà fare appello a risorse che non sapeva di avere, scoprendo volti inaspettati della propria natura.
Sullo sfondo, un manoscritto misterioso che la donna, pur senza ammetterlo a se stessa, cerca da sempre: un libro magico, che attraverso una bussola e un antico alfabeto ha il potere di risvegliare una memoria, personale e collettiva, andata perduta.
Da quel libro hanno rubato in tanti. Artisti, filosofi, studiosi, scienziati, musicisti e poeti nel corso della Storia hanno saccheggiato titoli, pezzi di frasi, interi pensieri. Hanno cercato il libro spinti da urgenza, o disperazione; o forse, per meglio dire, da necessità, che l’urgenza e la disperazione se le tiene dentro.
Tuttavia, non hanno rubato per loro stessi: al contrario, l’hanno fatto per tutti. Come sommozzatori che riportino a galla un tesoro sepolto sul fondo degli abissi per esporlo in un museo – in modo che tutti ne possano godere – così costoro si sono buttati in un mondo che giace sommerso in ciascuno; e, da laggiù, hanno riportato in superficie brani di sapienza, che sono diventati un patrimonio dell’umanità, e il loro lascito si è fatto costellazione nel cielo.
[tratto da Mnemosine]
Perché ha scritto questo libro?
”Dove sta la gente? Dove stiamo tutti? Siamo come in balia degli eventi, senza più bussola e punti cardinali, né un alfabeto comune che ci faccia comunicare, capirci tra noi. Non solo: abbiamo perso il contatto con la Natura; con le parole – che ormai valgono tutto e il contrario di tutto; abbiamo perso il senso della giustizia, travisato quello dell’amore; abbiamo perso, in ultimo, il contatto con noi stessi. È come se avessimo perso la memoria; la memoria di tutto. Questo libro è un tentativo di ritrovarla, sapendo che, alla fine, è tutto un gioco.”
Pubblicato a fine Novembre, ora il libro è disponibile su www.bookabook.it/libri/mnemosine/
Vi lascio con il video della presentazione del libro, fatta sotto forma di piccolo spettacolo teatrale nel Dicembre 2019.. meravigliosa..
..non puoi credermi. Non è qualcosa in cui credere. E’ qualcosa di cui fare esperienza..
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