di Marius Deprède
Mi piace pensare che sia proprio l’energia di Delfina che mi porti a pubblicare le sue meravigliose pagine, proprio oggi mentre lavoravo mi sono trovato nei pressi di un campo in cui era ancora stesa la paglia, il suo color oro mi ha davvero affascinato…. una delizia per gli occhi, un respiro per il cuore…
Mantenendo viva la sensazione apro il libro di Delfina (masca piemontese) e trovo quasi all’istante una pagina che ne parla… L’INCANTO DELLA PAGLIA! Semplice nella sua stesura e meravigliosa energeticamente parlando…
Leggendo quelle pagine sentivo quasi la sua voce, sentivo il profumo dei campi di quel tempo, lo strusciare dei passi di Delfina su quel campo che così ben descritto saprei anche ritrovare.
Sembra il discorso di un povero folle ma ho come l’impressione a volte di dialogare con lei, come se l’avessi conosciuta, come se io e lei seduti vicino al focolare dialogassimo delle antiche credenze.
Come al solito riporto la pagina tradotta dall’occitano non semplice nell’esecuzione ma spero di trasmettere tutte le emozioni che sento….
***
Nell’anno 1885 mese di Giugno alle porte dell’estate nel giorno di Marte.
In questi giorni ove si sente insistente il profumo del primo fieno raccolto e il profumo della menta selvatica punge l’olfatto, ricordo piacevolmente l’insegnamento della mia cara nonna.
La cara nonna Matilde non perdeva occasione di farmi da magistra, non nascondo che in alcuni istanti trovavo tediose le sue parole ma la mia mente le ha custodite o forse meglio direi che sono incise nel cuore.
Passa inosservato il fieno, ma è simile all’oro zechino, la sua utilità è pari a quella del grano, proprio questo rammentava mia nonna, piume di sole le piaceva chiamare i fili d’orati.
Riportare in nero queste parole è per me un turbinio di sensazioni ma non posso esimermi dal farlo.
Nei campi ove il fieno e disteso come un guerriero a riposo passeggia in un giorno di sole splendente, entra da est da dove il Re del Fuoco nasce, passa da nord dove per salutare i regni dell’Aria, scendi a Sud per salutare le terre del Fuoco e vai verso Ovest dove il Re del Fuoco riposainfine al centro del campo ti recherai e fai tutto questo fai questo recitando codeste parole:
ENTRO DA EST IN QUESTO CAMPO DI PIUME DI SOLE E SALUTO IL RE DEL FUOCO E I REGNI DA DOVE ESSO NASCE!
RIVOLGO IL MIO SGUARDO E I MIEI PASSI VERSO LE TERRE DELL’ARIA DEL NORD DOVE DIMORANO I VENTI DELLA CREAZIONE!
RIVOLGO IL MIO SGUARDO E I MIEI PASSI VERSO LE TERRE DEL SUD DOVE DIMORA IL FUOCO SACRO!
RIVOLGO I MIEI PASSI A OVEST DOVE DIMORA IL RE DEL FUOCO QUANDO RIPOSA!
ORA VADO NEL CENTRO SOTTO IL RE DEL FUOCO E COLGO LE SUE PIUME, UN MAZZO PER IL NORD, UNO PER IL SUD, UNO PER L’EST, UNO PER L’OVEST.
Ecco che hai raccolto i quattro fasci di Piume di Sole! Intrecciale fermandole ai lati con corda dorata, essa proteggerà la tua casa da ogni malia!
Mettila a dimora sull’uscio della porta che formi un arco verso l’alto, nulla di malvagio l’atraverserà.
Delfina Croce
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Questo nella sua semplicità è quello che ho tradotto, io lo trovo semplicemente meraviglioso e sicuramente una di queste trecce sarà sull’uscio della mia nuova casa.
Vi ringrazio per l’attenzione che mi dedicate e spero che anche questo piccolo scritto vi sia cosa gradita.
Fonte: La Cantina del Rustico
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