Favole di potere, Womb Blessing

Prima Donna e la Rosa di Luce di Luna

di Miranda Gray

Una mattina Madre Luna andò da Prima Donna.

“Ho un dono per te”, le disse. Aprì la mano rivelando una splendida rosa bianca che brillava della luce della luna.

Madre Luna si avvicinò a Prima Donna e posò la rosa nella sua coppa del grembo, all’altezza del basso ventre.

“Condividi questo dono con gli altri per aiutarli,” disse Madre Luna. “Dai loro semplicemente un petalo e trasmetterai così il mio amore e la luce della luna”. Prima Donna la ringraziò e guardò meravigliata la splendida rosa dentro di lei.

Il giorno dopo, mentre era impegnata con le sue faccende, Prima Donna incontrò Prima Ragna che, tessendo la tela, le raccontò dei suoi problemi. Prima Donna pensò al regalo di Madre Luna, ma si sentiva troppo imbarazzata a offrire un petalo a Prima Ragna. Prima Ragna scappò via molto triste.

Poi Prima Donna incontrò nella foresta Prima Cerva, che le disse dei suoi problemi. Prima Donna pensò alla rosa, ma non si sentì degna di offrire il suo aiuto a Prima Cerva, che finì di parlare e si allontanò triste.

Nel pomeriggio, Prima Donna incontrò Prima Gatta che, dopo essersi acciambellata sulle sue gambe, condivise con lei le sue preoccupazioni. Prima Donna guardò la sua coppa del grembo e, al suo interno, la splendida rosa che brillava della luce della luna. Voleva tenere questo regalo per sé, la faceva sentire speciale. E Prima Gatta saltò giù, triste.

Quella sera, Prima Gufa andò da Prima Donna che stava cucinando. Prima Gufa condivise con lei i suoi pensieri e le sue preoccupazioni. Di nuovo, Prima Donna guardò la splendida rosa, ma non voleva condividere i petali, non voleva correre il rischio che Prima Gufa ne desse uno a qualcun altro per aiutarlo.

Ci sono state date due mani – una per ricevere e l’altra per dare. Non siamo cisterne che accumulano; siamo canali che condividono.
– Billy Graham

Prima di andare a letto, Madre Luna apparve a Prima Donna e guardò la rosa.

“Oh – vedo che non hai condiviso il mio dono” disse.

Prima Donna arrossì per l’imbarazzo e, fissandosi i piedi, mormorò: “Non pensavo che potessi accorgertene”.

Il mattino seguente Prima Donna andò da Prima Ragna e, sentendosi coraggiosa, le diede un petalo luccicante. Prima Ragna continuò a tessere la sua tela con gioia.

Poi Prima Donna cercò Prima Cerva e, consapevole della bellezza della rosa, diede a Prima Cerva un petalo luccicante. Prima Cerva saltò dalla gioia.

Dopo Prima Donna cercò Prima Gatta e, sentendo che aveva ancora molti petali per sé, gliene diede uno. Prima Gatta trovò un angolo illuminato dal sole e vi si mise facendo le fusa per la gioia.

Più tardi quella sera Prima Donna trovò Prima Gufa e, ricordando le parole di Madre Luna sul condividere il suo dono, le diede un petalo della rosa. Prima Gufa volò felice nella notte, tenendo fra le zampe un petalo luccicante.

Prima di andare a letto, Madre Luna le apparve di nuovo e le sorrise. Indicò la rosa e Prima Donna vide che non solo erano ricresciuti tutti i petali, ma anche che il fiore si era tinto di uno splendido rosa pallido.

“Ah,” esclamò Madre Luna, “Vedo che hai trovato il mio vero regalo – il dono di provare l’amore attraverso la condivisione.”

L’amore è l’unico tesoro che si moltiplica per divisione: è l’unico dono che aumenta quanto più ne sottrai. Spendilo a piene mani..

 


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