La luna nuova in Acquario apre il secondo ciclo lunare dell’anno. Secondo alcune tradizioni native americane, ed in particolare ‘La Via delle 13 Madri Clan delle Origini’, il secondo ciclo lunare è correlato alla Madre “Custode di Saggezza”, madre dell’Amicizia e Storica di tutti gli archivi della Terra.
Custode di Saggezza ci insegna ad Onorare la Verità in tutte le cose come si trovano secondo il loro Sacro Punto di Vista. Questo ci porta a comprendere come in ogni essere vivente, compresi quelli di altri regni come vegetali, minerali ed animali, vi è una verità, un sacro compito legato al Divino che vive in ognuno di noi e quindi anche in noi stessi. Per questo ci aiuta a fidarci di questa Verità dentro di noi, ad ascoltarla nel nostro cuore.
Questo ciclo lunare ci avvicina al Mondo Minerale che avendo tempi lunghi di vita e di respiro rispetto a noi esseri umani ha dentro di sé una memoria ancestrale e per questo ogni essere minerale è Custode della Biblioteca di Pietra.


Custode di Saggezza è quindi la Protettrice delle Tradizioni Sacre, qualsiasi esse siano e qualsiasi tradizione rappresentino, perché ogni persona ha dentro di sé un suo modo per rapportarsi, unirsi al Divino.
Possiamo entrare in sintonia con il regno Minerale e quindi con la memoria planetaria che ci può riconnetterci al vivere secondo natura. Questo è molto importante, un’esperienza molto forte che ci porta a qualcosa di atavico e profondo.
Essendo Madre dell’Amicizia ci aiuta ad essere buone amiche e buoni amici, ci stimola a coltivare buone amicizie, rapporti intimi e profondi ascoltando gli altri esseri con empatia e rispetto, onorando il loro Sacro Spazio e Sacro Punto di Vista.
Ci fa comprendere come nella diversità vi sia espressione del Divino e del Sacro e si cresca nella comprensione.


In questo ciclo lunare del mese di Febbraio/Marzo possiamo quindi approfondire e sviluppare le nostre capacità Mnemoniche ricordandoci che la Memoria è quella capacità che ci permette di ricordare e quindi di crescere, di saper lasciar andare quanto non ci serve e riportare nel presente quanto invece ci permette di vivere al meglio il qui ed ora.
Possiamo anche cercare di riflettere ed approfondire, come intraprendere nuove amicizie che siano in conformità al nostro essere e sentire, secondo quanto vogliamo che sia la nostra vita.
Questa energia lunare ci permettere di comprendere come ogni esperienza che viviamo sia importante, sacra, fondamentale per la nostra crescita, e quindi va ringraziata ed onorata con lo sviluppo dei nostri talenti.
Possiamo cercare di avvicinarci ed uniformarci ai ritmi del nostro Cuore, cercare di fare amicizia con ciò che si muove dentro di noi e fidarci di questa Verità che ci rende unici ed importanti come del resto ogni essere vivente. Questo è un modo per riconnetterci e riscoprire la connessione con Dio, il Divino.
In questo ciclo lunare, il secondo dell’anno, possiamo sviluppare tutto questo entrando meglio in sintonia e vibrazione con il crescere e decrescere della Luna e la connessione con la Madre Custode di Saggezza.
Canto alla Madre ‘Custode di Saggezza’
“Oh Custode di antico sapere,
sussurra a me la tua Saggezza,
affinché io possa sempre ricordare
il sacro mistero della Vita.
Le storie delle Nonne,
gesta di coraggio piccole e grandi,
il progresso del Fedele
che risponde al richiamo della Madre.
I cicli e le stagioni
che segnano ogni nostro cambiamento,
la rinascita delle nostre visioni,
lo spirito che rivendichiamo.
Qui la verità è vincitrice
nella guerra che si combatte dentro,
portando infine ogni cuore umano
alla vera celebrazione.”
[by Jamie Sams]
Molto bello questo post. Nonostante io pratichi da molto tempo non mi sono mai soffermata a celebrare la luna nuova, ma da poco tempo ho iniziato a sentire la necessità di cercare una connessione anche con questo aspetto della dea e questo periodo dedicandomi anche a piccole meditazioni (che invento o rielaboro io stessa). E per la domenica scorsa ho meditato proprio con delle pietre 🙂
Dolci Benedizioni
)O(
Grazie Tyra )O(
Bello quest”occhio che fa spirale e include tutto.