di Daniela Libanori
Si narra che nei tempi antichi in cui gli uomini ancora dialogavano con gli Dei, nei tre giorni del Solstizio d’Inverno, la dea dell’Abbondanza scendesse dalle Montagne Sacre per ristorare l’Umanità dopo i suoi giorni di maggior buio.
Avvolta nel suo scialle rosso, scortata dal Re Cervo, il guardiano delle Porte dei Due Mondi, e preceduta dai tintinii celestiali del suo bracciale, si metteva in cammino portando in spalla il ‘sacco d’oro che Tutto conteneva’ per svuotarlo completamente e inondare di doni coloro i quali fossero stati ancora capaci di ospitalità, coloro sapessero provare ancora gioia nel condividere, coloro provassero ancora, in cuor loro, il sentimento di gratitudine nonostante le prove della vita, coloro donassero una buona parola o un sorriso sincero..
‘Col-Oro’ erano bersaglio delle sue benedizioni.
Si dice arrivasse e riversasse ‘abbondanza’ nelle loro vite, ‘ciò che era necessario alla felicità‘, e donasse un campanellino del suo ‘bracciale dai tintinii celestiali’ per ricordare loro il suono del Suo arrivo, per ricordar loro che dopo i giorni di buio, sarebbe sempre tornata a benedirli..
Da allora, prima del solstizio, il mondo intero appende campanelli ‘dai tintinii celestiali’ all’ Albero della Vita per ricordarla e per invocare la sua venuta nel nuovo anno lunare.

Che la Dea svuoti il suo Sacco davanti ai vostri occhi e vi bene-dica..
Shh..ascoltate.. non sentite anche voi?…
©Daniela Libanori
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