di Elena Paredi
Cantlos è l’untimo mese dell’antico calendario celtico, inizia col novilunio di settembre/ottobre (21/09/2025) e dura 30 giorni (20/10/2025).
Conosciuto anche come il Mese dell’Edera, Cantlos non rappresenta solo un periodo di transizione stagionale, ma incarna un processo alchemico di trasformazione interiore, unendo elementi apparentemente opposti per raggiungere un nuovo stato di essere.
L’ alchimia, in senso lato, non si limitava alla trasmutazione dei metalli vili in oro, ma era un sistema filosofico e spirituale volto alla purificazione dell’anima e al raggiungimento dell’illuminazione.
I suoi processi – la Nigredo (annerimento), l’Albedo (imbianchimento), la Citrinitas (ingiallimento) e la Rubedo (arrossamento) – sono archetipi del percorso di crescita personale.
Cantlos, con i suoi simboli, riflette in modo affascinante le fasi finali di questo viaggio.
L’Edera: La Coniunctio e la Rubedo
Il simbolo principale di Cantlos è l’edera (Hedera helix), una pianta perenne che si attorciglia e si innalza, spesso abbracciando alberi come la quercia. L’edera, nel mondo celtico, era sacra per la sua capacità di rimanere verde anche in inverno, simboleggiando la vita che persiste oltre la morte, la forza che resiste al declino. Questa dualità è la chiave del suo significato alchemico.
In alchimia, l’unione del Re (il principio solare, maschile) e della Regina (il principio lunare, femminile) è nota come Coniunctio o “matrimonio chimico”. Questa unione genera l’essere androgino, l’oro filosofale, che racchiude in sé la completezza. L’edera incarna perfettamente questo concetto.
La sua natura rampicante rappresenta l’abbraccio tra il principio maschile (l’albero, la struttura) e quello femminile (la linfa, la forza vitale che lo avvolge). Questo abbraccio non è di soggezione, ma di reciproca dipendenza e crescita. L’edera non vive senza un supporto, e il suo abbraccio può anche rafforzare la struttura che la ospita.

Questo matrimonio mistico tra l’edera e l’albero riflette la fase della Rubedo, l’arrossamento, il culmine del processo alchemico. La Rubedo rappresenta la realizzazione dell’opera, il completamento della Grande Opera. È il colore del sangue, del fuoco e della passione, ma anche della rosa mistica.
L’edera, con le sue bacche scure che maturano in questo periodo, e il suo fogliame lucido e scuro, simboleggia la materia prima che è stata trasformata, l’anima che ha superato le prove della Nigredo e dell’Albedo per raggiungere uno stato di integrità e completezza.

La Caduta e la Rinascita: Il Ciclo di Trasmutazione
Cantlos cade nel momento in cui la luce solare inizia a diminuire e le foglie iniziano a ingiallire, presagio dell’imminente autunno. Questa transizione, apparentemente un declino, è in realtà un passaggio fondamentale nel ciclo alchemico. Per i Celti, la morte non era una fine, ma una trasformazione. La caduta delle foglie non è che la liberazione del vecchio per fare spazio al nuovo.
Alchemicamente, ciò si connette con il concetto di putrefactio, una fase della Nigredo in cui la materia si decompone per potersi rigenerare in una forma superiore. L’edera, rimanendo verde e vitale, suggerisce che la vita, il principio essenziale, non viene distrutto, ma si ritira all’interno per prepararsi a una nuova manifestazione.
È un monito che la vera crescita spirituale richiede di accettare la morte simbolica di vecchi schemi, credenze e attaccamenti. Solo permettendo al nostro “io” caduco di morire, possiamo scoprire la nostra essenza eterna, il nostro “oro” interiore.
Cantlos Oggi: Un Invito all’Integrazione
In conclusione, il mese celtico di Cantlos è molto più di un semplice periodo nel calendario. È una lezione alchemica di integrazione e trasformazione.
Ci invita a riconoscere l’ombra (le notti che si allungano), a onorare il processo di decomposizione (il declino dell’estate) e a trovare la vita che persiste al suo interno (l’edera sempreverde). Ci sfida a unire i nostri opposti interiori: il nostro lato maschile e femminile, il nostro io conscio e subconscio.
Come l’edera si fonde con l’albero per creare un’entità più forte, Cantlos ci esorta a trovare un’unione armoniosa tra spirito e materia.
In un’epoca di frammentazione, il suo messaggio alchemico risuona con particolare forza: la vera forza e la vera completezza non si trovano nella separazione, ma nell’unione e nell’abbraccio di tutto ciò che siamo.
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